ACCADDE (curiosità di ieri e...oggi)

07 novembre 2020

7 /11/2007 - LA “PRIMA” DI MIRKO CAMARDA, IL CAPITANO

Il capitano è l'uomo più rappresentativo della squadra, quello che dà la carica, l'ultimo a mollare. Il capitano è quel soggetto che ci mette la faccia quando le cose non girano per il verso giusto, l'elemento che si prende le responsabilità, piccole o grandi che siano, l'ultimo ad abbandonare la nave.
La fascia di capitano è un simbolo, un oggetto che ti lega, a volte indissolubilmente, alla maglia che vesti, quasi un oggetto “sacro” nell'accezione sportiva del termine. Fra gli uomini che hanno indossato la suddetta fascia nella S.S. Milazzo (almeno nella storia recente), vogliamo menzionare Benedetto Granata, Gaetano Catalano, Claudio Perdichizzi, Ciccio Romeo, Simone D'Arrigo e l'attuale capitano, l'eterno Santo Matinella. Qualcuno dei capitani “meno” illustri si è anche permesso di “oltragiare” la fascia di capitano della S.S. Milazzo, scaraventandola a terra in faccia alla gradinata...Uno scempio di cui non si vuole far altro che un accenno.
L'attento lettore non può non aver notato che nell'elenco sopra citato manca un nome celebre, quello di Mirko Camarda, il capitano della favola rossoblù. No, non ce ne siamo dimenticati. Vogliamo solo approfondire il discorso.
Calciatore elegante, dotato di ottima visione di gioco e spiccata abilità e precisione nella conclusione dalla distanza, Camarda arriva al Milazzo, dopo parecchi anni di militanza in Serie C2 e Serie D, nel Novembre 2007, ciliegina sulla torta di una formazione che stava già staccando le dirette contendenti nel campionato di Promozione.
Il 17 novembre arriva il debutto in maglia rossoblù a Nissoria contro l'Agira. Il Milazzo domina e vince 3-0 grazie alle segnature di “The Wall” Emanuele Frassica, del bomber Lipari e del “prestigiatore” Charlie Venuti. In campo possono già ammirarsi le sue geometrie, la sua intelligenza tattica. Un mese dopo, nell'ultima gara di andata persa 2-1 a Gravina, arriva il primo gol, siglato su rigore, appena 48 ore dopo il suo matrimonio. A inizio girone di ritorno è fregiato dei gradi di capitano, conservati sino al termine della sua permanenza nella formazione mamertina Concluderà la stagione con 5 reti in 16 apparizioni in campionato.
La stagione successiva in Eccellenza è uno dei protagonisti della vittoria del massimo torneo regionale, deliziando la platea con grandi giocate e mostrandosi infallibile dal dischetto. A fine stagione totalizzerà 28 presenze condite da 6 gol, più un fondamentale gol su rigore al 90' con l'Enna in una gara di Coppa (3-0), completando una straordinaria rimonta dopo aver perso 2-0 la gara di andata. Una curiosa e piacevole coincidenza si verifica nel corso della gara casalinga con il Grammichele, in programma alla sesta giornata di ritorno. Così come accaduto 14 mesi prima, in occasione del suo matrimonio, Mirko realizza un calcio di rigore appena un giorno dopo la nascita della sua primogenita Ylenia. Questa volta però il gol è più “dolce” in quanto il Milazzo si impone per 4-0. Evidentemente i lieti eventi della sua vita privata portano bene al Mirko calciatore.
La sua annata più esaltante, quella che definire straordinaria è riduttivo, è certamente la stagione 2009-10 in serie D, quella del sogno che divenne realtà. Un Camarda incantevole, stratosferico, strabiliante, autore di reti decisive, alcune straordinarie. Alla quarta giornata, al minuto 89 della gara casalinga con il Rosarno, disegna su punizione una traiettoria imparabile regalando la vittoria ai rossoblù. Nel recupero della quinta giornata è autore del gol decisivo della storica vittoria al “San Filippo” di Messina con una stoccata che si infila all'angolino (gol ricordato con enorme piacere da chi vi scrive, il primo raccontato in diretta radio). Quattro giorni dopo trasforma nei minuti di recupero del match con il Trapani il rigore della vittoria con freddezza e in maniera impeccabile. Alla decima giornata, nella folle gara con la Vigor Lamezia caratterizzata da due penalty falliti dai calabresi, realizza il gol che vale i tre punti con un delizioso pallonetto, servito da un mirabolante colpo di tacco di Calcagno. Punisce ancora il Messina nella partita di ritorno al “Grotta Polifemo” con un siluro dai 30 metri. Inoltre sforna giocate di rara bellezza e regala assist al bacio. E' una pennellata di Mirko Camarda che serve per la testa di Orioles il gol del vantaggio al “Partenio” . Ed è ancora un velenoso destro su corner che il 16 maggio 2010 al “Nino Vaccara” di Mazara causa l'autogol che da' inizio alla festa rossoblù. I numeri stagionali sono emblematici. Giocatore più impiegato con 32 gettoni di presenza con 7 gol realizzati, il secondo miglior marcatore rossoblù alle spalle di Torcivia.
Come accennato nel capitolo precedente della nostra rubrica, molti eroi di quel leggendario ciclo lasceranno il Milazzo nell'estate 2010. Camarda si accasa al neonato e ambizioso Città di Messina che ha raccolto le ceneri del Camaro. Con la maglia dei giallorossi messinesi otterrà la promozione in serie D e vi resterà per quattro stagioni.
Ma certi amori non finiscono, recita una splendida canzone di Antonello Venditti. Nell'estate 2014 Mirko torna nel suo Milazzo e, ovviamente, ritrova la sua fascia di capitano. Gli anni passano, gli acciacchi aumentano ma la sua eleganza e infinita classe è rimasta intatta. Gli eroi della favola rossoblù sono altrove, nonostante in rosa vi siano Charlie Venuti e Agostino Di Dio. Camarda colleziona 23 gettoni di presenza, condite da due meravigliose segnature su punizione contro Acireale e Vittoria, oltre a due gol (uno fantastico con un bolide che si insacca sotto la traversa) nel barrage di Coppa con il Città di Messina.
Il Milazzo, costruito per ben altri obiettivi, conclude al quarto posto senza neanche poter disputare i play-off. A fine stagione Mirko va via, stavolta definitivamente. Chiuderà la sua carriera in rossoblù con 100 presenze totali in gare di campionato (compresa quella nella poule scudetto con il Fondi) e 20 gol, oltre ad una quindicina di apparizioni in Coppa e 4 reti.
Disputerà poi un campionato nell'Acquedolci prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo per dedicarsi anima e corpo al lavoro e alla sua famiglia.
Mirko Camarda non è stato solo il capitano del triennio d'oro che vide il Milazzo emergere dai polverosi campi della Promozione alla Lega Pro. Mirko, senza nulla togliere agli altri, è stato la guida, il leader di un gruppo fantastico, formato innanzitutto da grandi uomini prima che calciatori, di combattenti che si esaltavano nelle difficoltà.
E' stato un grande onore e una grande soddisfazione per Camarda, da milazzese doc quale è, ottenere strabilianti successi con la maglia e con la fascia di capitano della squadra della sua città. Ma anche per noi tifosi e appassionati è stato un onore e una fortuna aver potuto ammirare le giocate e apprezzare la personalità di Mirko Camarda, il capitano....
DOMENICO LOMBARDO

Altre Pagine

17 settembre 2023

Ancora un pareggio con i cugini messinesi dopo una prova non brillante ma che poteva risolversi con i tentativi di Trimboli e Gitto finiti sul palo. La sfortunia continua ad accanirsi sui rossoblù: ne fa le spese Cambria, rottura del polso.

 
10 settembre 2023

Dopo aver impaurito il Modica con un primo tempo eccezionale, il Milazzo condizionato dall'infortunio di Catelli e dalla mediocre direzione arbitrale, cede nel finale

 
02 settembre 2023

Dopo lo 0-0 dell'andata, al ritorno non è bastata la rete di Cambria per superare il turno. La Messana pareggia nel finale.

 
S.S.Milazzo matricola 938787
via M.Regis, 6
98057 Milazzo
email: ssmilazzo@pec.it