ACCADDE (curiosità di ieri e...oggi)

01 dicembre 2020

01/12/2007: IL PRIMO RUGGITO DEL LEONE

Nel gioco del calcio gli elementi più in vista e alla ribalta sono certamente gli attaccanti e i calciatori che inventano le giocate più estrose, imprevedibili; quelli che divertono il pubblico anche con qualche eccesso di leziosità. Spesso e volentieri si dà poca visibilità a quelle tipologie di giocatori che corrono senza fermarsi, recuperano palloni e battagliano nel cuore del terreno di gioco innalzando un'immaginaria “linea Maginot”; insomma, quello che nell'antica accezione del ruolo era un mediano, Ligabue ci ha pure scritto una canzone.
Nell'episodio della nostra rubrica dedicato a Mirco Camarda, abbiamo descritto quella che potremmo definire la “mente” di quel collettivo fantastico che diede vita alla favola rossoblù. Ecco, oltre alla mente del capitano e all'estro di Venuti c'era anche il “braccio”, rappresentato dai vari Frassica, Santamaria, Fleri, Balastro, Torcivia, Di Dio, Lopresti, Marco Salmeri, Sanguinetti, Calabrese, Kouadio, Di Napoli etc....Ma il cuore di quel gruppo, senza togliere meriti a nessuno, era Peppe Orioles.
Infaticabile recupera palloni, forte fisicamente, superbo sulle palle alte, a tratti irruento ma per troppa generosità, pervaso ogni tanto da eccesso di foga che sfociava in qualche intervento scomposto e ruvido ma mai cattivo. Questo era Peppe Orioles in campo, un grande lottatore, un leone, oltre ad essere un grande motivatore e uomo spogliatoio fuori dal campo.
Classe 1980, milazzese, Orioles debutta con la maglia rossoblù nel campionato di Serie D 1998/99 nella trasferta campana di S.Anastasia, calca diversi campi della provincia per poi far ritorno nella sua Milazzo nel 2007 in quella squadra che allora militava in Promozione e stava ponendo le basi per scrivere la storia. I primi mesi sono caratterizzati da fastidi fisici che ne limitano il rendimento, ma la sua presenza in campo, comunque, si fa sentire e non poco.
Il 1 dicembre il lanciatissimo Milazzo, capolista con quattro lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici Aci Platani e Taormina, è atteso da un probante impegno con la temibile Spadaforese sul neutro del “Terre Forti” in Villafranca. I rossoblù si portano in vantaggio con il “bomber tascabile” Licari per poi venire raggiunti a cinque minuti da un rigore trasformato da Fabio Scibilia. Il match, molto vibrante, sembra destinato ad un pareggio, Ma quando le lancette indicano il minuto 89, è lui, è Peppe Orioles che risolve alla sua maniera una mischia sugli sviluppi di un corner regalando una fondamentale vittoria per i mamertini di mister Ciccio Romeo. Ecco, vi dobbiamo una precisazione. Il nostro titolo lascia intendere che quello che vi abbiamo appena descritto è il primo gol in maglia rossoblù di Orioles. In realtà, il protagonista della nostra storia aveva già messo la sua firma sul tabellino del match di ritorno di Coppa proprio con la Spadaforese due settimane prima (3-1), gol ininfluente ai sensi del risultato. Si è voluta qui sottolineare l'importanza della marcatura messa a segno, la prima di tante reti decisive che Orioles metterà a segno nella sua militanza con la S.S. Milazzo. Un'altra rete fondamentale arriverà nella prima di ritorno al “Grotta Polifemo” con il Belpasso (2-2) sempre nei minuti finali e sempre sugli sviluppi di un corner, in un match che si stava mettendo male per la capolista Milazzo che stravincerà poi il campionato. A fine stagione stagione le reti saranno quattro in 21 presenze in Campionato.
L'annata successiva, in Eccellenza, Orioles è ovviamente lì, a combattere e fare “legna” a centrocampo fornendo anche un importante contributo in fase realizzativa con cinque gol, la maggior parte dei quali decisivi. Alla terza giornata risolve un complicato match casalingo con il Rosolini (2-1) a dieci minuti dalla fine. Alla penultima di andata porta in vantaggio il Milazzo nel big match con la corazzata Acireale in un “Grotta Polifemo” con oltre 1300 spettatori. Ma il gol più importante lo firma nel giorno di San Valentino del 2009 a Misterbianco, tirando fuori il Milazzo (in dieci per l'espulsione di Santamaria) da una situazione sportivamente “drammatica” con uno straordinario colpo di testa in tuffo, regalando alla sua squadra un preziosissimo pareggio a pochi minuti dalla fine che permette di tenere a distanza l'Acireale.
Il Milazzo trionfa e vola in Serie D. Di quella straordinaria stagione abbiamo già scritto tanto e non scenderemo in dettagli che tutti voi conoscete. Orioles è protagonista con la sua straordinaria indole da lottatore che in alcuni casi sfocia però in qualche espulsione di troppo. Ma è impossibile non perdonare qualche leggerezza al nostro guerriero che in campo dava anima e corpo per la “sua” maglia rossoblù e che, in situazioni di emergenza (Milazzo – Trapani 1-0), si adatterà diligentemente anche al ruolo di centravanti boa. Siglerà quello che a giudizio presumibilmente unanime è il gol più importante della sua carriera il 2 maggio 2010 al “Partenio” di Avellino con un imperioso stacco di testa che darà inizio ad un match di natura epica che entrerà nella leggenda. Nel corso della partita verrà espulso ma questo non rovinerà l'ennesima straordinaria prestazione di Orioles che rientrerà a il 16 maggio a Mazara in occasione della festa per la promozione in Lega Pro.
Insieme a Di Dio, Campanella, Kouadio e Salmeri, è uno dei pochissimi confermati per la stagione successiva, diventando il primo calciatore milazzese in assoluto a vestire la casacca rossoblù fra i professionisti. Non è un titolare inamovibile nello scacchiere del confermato mister Antonio Venuto ma fornisce comunque il suo onesto contributo con 20 apparizioni in campionato, impreziosite anche da due gol nella Coppa Italia Lega Pro contro Vibonese e Gela. Il 30 gennaio 2011 fa il suo ingresso in campo al 79' nello storico match in casa della capolista Latina, trasmesso in diretta da Rai Sport, per dar man forte al Milazzo in dieci uomini a difesa di un prezioso pareggio. Ovviamente, non ci stancheremo mai di ripeterlo, lotta su ogni pallone con il suo spirito da guerriero e i mamertini centreranno l'obiettivo.
Orioles disputerà la sua ultima partita nel Milazzo nell'ultima gara della regular season al “Grotta Polifemo” con la Neapolis Mugnano. In quell'occasione indosserà la fascia di capitano, simbolo di eterno riconoscimento per quello che ha dato in maglia rossoblù con la quale ha messo insieme un centinaio di presenze totali con 15 gol.
Peppe Orioles è stato certamente uno dei calciatori più amati in epoca recente dagli sportivi mamertini, non solo per quanto ha fatto vedere sul campo ma anche per la generosità, l'educazione, la cordialità e la correttezza mostrata anche fuori dal terreno di gioco. Grazie di tutto cuore Peppe, leone rossoblù.....

DOMENICO LOMBARDO

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